Nel 2003 scoperta e caratterizzazione di cellule dendritiche plasmacitoidi cutanee presso i laboratori di immunodermatologia dell’ospedale AKH di Vienna – Austria - diretti dal Prof. George Stingl. Lo studio ha portato alla conclusione che le proprietà antitumorali della molecola in oggetto (Imiquimod) fossero sicuramente correlate con il reclutamento delle pDC e con il rilascio di IFN ? da parte di queste cellule. In conclusione, questo studio fornisce una visione dettagliata ed esaustiva della composizione cellulare dell’infiltrato infiammatorio indotto dall’applicazione di I. su cute normale e neoplastica e suggerisce che gli effetti immunostimolatori e tumoricidi della molecola potrebbero essere mediati, almeno in parte, da uno specifico sottotipo di DC, che noi abbiamo definito - in base alle loro caratteristiche fenotipiche e funzionali - “cellule pDC-simili”.
Negli ultimi 3 anni, in collaborazione con il servizio di biologia molecolare del San Gallicano (dott. V. Bordignon), l’interesse è stato focalizzato sulla DAC da Nichel ed in particolare sulle 2 differenti classi di linfociti T a funzione regolatoria che in lesioni da DAC si possono riscontrare: i linfociti Tr1, produttori di IL-10, i quali sono responsabili della produzione di IL-10 dopo stimolazione con il metallo, talvolta accompagnata da secrezione di IL-5 e TGF-b, e dalla produzione molto limitata o assente di IFN-? ed IL-4 e i linfociti CD4+CD25+ implicati nel processo della “tolleranza immunitaria”
Se la funzione delle cellule regolatorie viene meno, si determina lo sviluppo incontrollato di linfociti specifici a funzione effettrice, capaci di mediare un danno tissutale nella sede di contatto con l’allergene e evidente manifestazione clinica.
Già qualche anno fa si era osservato come la somministrazione orale di alcuni farmaci (es. zinco solfato) riducesse o abolisse sia le manifestazioni cliniche della dermatite da nichel sia la risposta positiva al patch test di soggetti nichel-sensibilizzati.
Il meccanismo di immunomodulazione di tali molecole non è stato ancora chiarito: nelle dermatiti da contatto allergiche da nichel tali molecole potrebbero competere con il nichel nel legame con peptidi o proteine epidermiche, prevenendo la formazione dell’antigene oppure agendo attraverso proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.